venerdì 29 febbraio 2008

Il cittadino e il politichese.

Cito un brano del programma del candidato a sindaco di Udine Gianni Ortis, tratto dal sito www.udine20.it/ortis-si-candida-a-sindaco.

"Trasparenza e partecipazione - ha spiegato - a partire dal bilancio comunale, da cui vanno eliminate tutte le spese che non siano quelle necessarie per una efficiente funzionamento della macchina amministrativa. L'impiego delle altre risorse verrà poi deciso democraticamente sulla base di progetti condivisi e scelti in ordine di priorità."

Da povero cittadino ignorante mi chiedo cosa siano esattamente le "spese non necessarie per un efficiente funzionamento della macchina amministrativa" e chi deciderà democraticamente - e soprattutto come - "l'uso delle altre risorse sulla base dei progetti condivisi e scelti in ordine di priorità". Auguri, Gianni Ortis!

martedì 26 febbraio 2008

Il problema dell'inquinamento e le targhe alterne.

Probabimente complice la nebbia, a Udine le polveri sottili continuano ad avere una concentrazione elevata, superiore ai limiti di legge. Prima conseguenza - pare imposta dalla normativa vigente - è l'imposizione delle targhe alterne ai cittadini nell'area comunale. Nonostante l'introduzione di questa misura da diversi giorni, le polveri sottili non ne vogliono sapere di ridiscendere sotto la soglia critica. Da cittadino qualunque traggo quindi la conclusione che questa misura restrittiva non ha molta efficacia. Probabilmente non ne ha nessuna, visto che pare che il traffico veicolare abbia un incidenza minima nella produzione delle polveri sottili. Sembrerebbero essere la grande industria e gli impianti di riscaldamento la prima causa di tali emissioni. I cittadini quindi devono fare i salti mortali per raggingere (e abbandonare) il posto di lavoro, senza che questo sacrificio serva a niente. Resta quindi da capire a chi convenga mantenere in vigore delle leggi prive di senso. Mah!

lunedì 25 febbraio 2008

Riflessioni sul pensiero di Carlo Sgorlon.

Ho finalmente trovato l'articolo segnalato da Isa - ecco il link al sito connessomagazine - inerente la lectio doctoralis pronunciata in occasione del conferimento della laurea honoris causa in Scienze della formazione primaria da parte dell'Univeristà di Udine a Carlo Sgorlon, noto scrittore friulano. Posto alcune interessanti affermazioni dello stesso Sgorlon durante la cerimonia, svoltasi al cinema Visionario di Udine, significative in quanto molto esplicative del pensiero dell'autore.



"Per salvare la Terra bisognerebbe tornare a forme di vita simili a quelle della civiltà contadina, con il vanatggio però di possedere la miracolosa tecnologia dei nostri tempi."



"O smettiamo di alimentare l'effetto serra e gli infiniti inquinamenti del nostro pianeta - ha affermato Sgorlon -, o su di esso la vita diventerà presto impossibile. Bisognerebbe radicalmente cambiare cultura, tornare a forme di vita parsimoniosa e sacrale."



"I miei libri - ha sottolineato il neo dottore- non si limitano a rappresentare i mali e le deformazioni del mondo, ma cercano di fornire modelli umani e di comportamento positivi, simili, almeno in alcuni versanti, a quelli della civiltà contadina, caratterizzata dalla parsomonia e da una religiosità istintiva e totalizzante."



Nulla da dire sulle sull'importante concetto di cambiare stile di vita per porre un argine al devastante problema dell'inquinamento globale. Su questo sono perfettamente d'accordo. E' il continuo riferimento a una quasi mitica "civiltà contadina caratterizzata da una religiosità istintiva e totalizzante", che mi lascia perplesso. In generale è il riferimento a questo passato mitico e dorato, dove tutto andava bene, che non condivido per niente. Una volta la vita era sì "parsimoniosa", ma per il semplice motivo che la gente vivena in condizioni di povertà estrema, non certo perchè l'umanità era migliore, secondo me. Anche la "religiosità istintiva e totalizzante" secondo me è un concetto altamente discutibile, forse riconducibile alla condizione di estrema ignoranza nella quale era costretto il popolo. Insomma, non sono per niente convinto che una volta la gente fosse migliore. Semplicemente, era molto più povera e ignorante. IMHO.

giovedì 21 febbraio 2008

FriuliNews.it: un interessante sito di informazione indipendente.

La stampa e gli organi di informazione "ufficiali" sono sempre più carenti in fatto di informazione oggettiva e indipendente. Buona parte dei giornali e telegiornali nazionali sono in pratica una rielaborazione delle informazioni che chiunque può leggersi gratuitamente sul sito dell'ansa. L'informazione locale, poi, è ancora più scadente. Il cittadino si deve arrangiare come può. Un sito che mi sembra interessante è FriuliNews. it, che mi ha colpito per avere divulgato i fatti inerenti gli appalti per l'impianto di teleriscaldamento dell'Ospedale di Udine. Spero che non sia un fuoco di paglia...

mercoledì 20 febbraio 2008

Appalti poco chiari.

Leggo con molto interesse sul sito friulinews.it degli interessanti articoli, inerenti degli appalti riguardanti la costruzione e la gestione dell'impianto di teleriscaldamento dell' Azienda Ospedaliera di Udine. Una torta veramente appetitosa, visto che si ipotizza un giro d'affari complessivo di circa 500 milioni di euro in un trentennio: una cifra veramente esorbitante. L'interessante testata giornalistica ventila l'ipotesi che come minimo ci sia stata scarsa chiarezza nella gestione della gara d'appalto per la realizzazione delle opere dell'impianto di teleriscaldamento, per un importo di circa 60 milioni di euro. Senza entrare troppo nel merito della questione, risulta perlomeno strano che nessun giornale "ufficiale" abbia detto nulla in proposito. Veramente molto strano.

martedì 19 febbraio 2008

Il caso Strassoldo.

Apprendo dal sito friulinews.it che Marzio Strassoldo - l'ex presidente delle provincia di Udine - è comparso davanti al pm Leghissa per chiarire i fatti inerenti il presunto mancato rispetto dell'accordo elettorale fatto con Tavoschi. Il difensore di Strassoldo ha detto che "il fatto non è reato, secondo la difesa, visto che rientra, o meglio sarebbe rientrato, nello spoil system, ovvero nelle capacità, previste per un presidente di Provincia esattamente come per un presidente di Regione, di assegnare incarichi a uomini ritenuti all’altezza o ritenuti degni di fiducia." Non entro nel merito delle questioni tecnico-giuridiche, nè voglio aggredire Marzio Strassoldo, probabilmente uno dei pochi chiamato in causa a rispondere di un andazzo diffuso e consolidato, tuttavia rimane il fatto che questi eventi non contribuiscono certo a colmare la distanza che i cittadini avvertono nei confronti della classe politica che dovrebbe rappresentarli. Mah!

lunedì 18 febbraio 2008

Il vento nel vigneto.

Questo è stato - se non mi sbaglio - il primo romanzo scritto da Carlo Sgorlon, nel 1960. Nel 1971 verrà riscritto in Friulano con il titolo "Prime di sere". E' la storia di un ergastolano, Eliseo Bastianutti, che dopo 27 anni di galera fa ritorno nei luoghi della sua infanzia. Un ritorno amaro, perchè niente di quanto custodito nella sua memoria è rimasto come era un tempo. Tutti i ricordi, ai quali si era disperatamente aggrappato durante la detenzione, non trovano più riscontro nella realtà. Il reinserimento nella società diventa quindi un'impresa difficile. Un libro molto profondo: quando lo lessi - molti anni fa- mi colpì moltissimo. Ieri sera l'ho ripreso in mano. Ho riletto alcune pagine. Nonostante tutto, lo stile di Sgorlon non mi appassiona più come un tempo. Le lunghe descrizioni dei paesaggi, l'indugiare sulla realtà contadina non mi colpiscono più come una volta. Carlo Sgorlon è sicuramente un grande scrittore, tuttavia mi sono accordo che i miei gusti sono cambiati negli anni. Mi sono reso conto che il rimuginare sui bei tempi andati o sul passato da rimpiangere sono temi che hanno perso attrattiva. Almeno per quel che mi riguarda.

venerdì 15 febbraio 2008

Capriole in salita.

Questo è stato il libro d'esordio dello scrittore Pino Roveredo. Un libro fortemente autobiografico, che parte dall'infanzia, vissuta con i genitori sordomuti, la povertà, poi il collegio, la fuga, la caduta nell'alcolismo e nell'inferno degli ospedali psichiatrici e della galera. Fino alla redenzione finale, trovata nella scoperta dell'amore per una donna. Un libro spesso crudo, ma che in fondo può essere visto come un messaggio di speranza. C'è sempre una possibilità di uscita. Bisogna scegliere. Molto belle le parole dello stesso Pino Roveredo:

"Oggi se qualcuno che la vita si vive una volta sola, io posso raccontargli che no, la puoi fare girare anche due volte, si, anche due volte."

martedì 12 febbraio 2008

La ragazza del lago.

Pochi post fa mi chiedevo quale visibilità avesse il nostro povero vecchio Friuli nelle opere degli artisti, con un occhio per quelli non friulani, ovviamente. La risposta è molto triste: la visibilità del Friuli tende a zero. Eccezione alla regola è il film "La ragazza del lago", del regista esordiente Andrea Molaioli, un'opera cinematografica in realtà molto apprezzata dalla critica. E' la trasposizione del libro "Don't look back" di Karim Fossum, una storia originariamente ambientata nei fiordi scandinavi ma cinematograficamente trasposta nei laghi della Carnia. Un film molto bello, lontano dai modelli che vanno di moda adesso, fondati su sequenze al cardiopalma e sugli effetti speciali. Resterà un caso isolato o il nostro vecchio Friuli saprà rendersi appetibile a altri cineasti? Ai posteri l'ardua sentenza!

lunedì 11 febbraio 2008

Visita al sito ufficiale di Sonia Dorigo.

Con molto piacere vedo che Sonia Dorigo ha aperto il suo sito ufficiale. Molto semplice, fruibile e di impatto. C'è anche una sezione download, dove è possibile scaricare dei file mp3 gratuitamente, cosa sempre molto apprezzabile. Solo un suggerimento, se mi è permesso: perchè non potere scaricare dei file dove sia visibile anche il video?
Ringrazio quanti mi hanno segnalato la presenza del suo sito on line.

sabato 9 febbraio 2008

La bandiera di Udine sventola tristemente...




Posto una foto scattata qualche giorno fa. Una triste e sgualcita bandiera di Udine sventola sul Castello, sotto un cielo plumbeo... semplice giornata grigia o preavviso di un mesto destino?...

venerdì 8 febbraio 2008

Riccardo Illy si è dimesso.

Apprendo oggi che il Presidente della Regione, Riccardo Illy, si è dimesso. La ragione sarebbe quella di garantire lo svolgimento unitario delle elezioni politiche e amministrative il 13 e 14 aprile. Ovviamente sta già montando la solita marea di polemiche inutili. Unico loro effetto sarà quello di allargare ulteriormente il baratro che c'è tra la politica e i cittadini. Mah!

mercoledì 6 febbraio 2008

Si va a votare.

Il governo è caduto. Si va a votare. Come cittadino mi chiedo che senso abbia andare a votare con questa legge elettorale... Mah!

martedì 5 febbraio 2008

Pensiero della notte.

Ho riflettuto su un fatto: finora ho focalizzato la mia attenzione sugli artisti friulani. La qualità degli artisti è un buon indicatore dello spessore culturale della terra dove sono nati. Tuttavia c'è un altro aspetto importante, che finora ho ignorato: quali artisti (italiani e no), parlano del Friuli nelle loro opere?
Forse è molto più utile valutare questo aspetto, invertendo i termini della questione. C'è però un rischio: toccare con mano il fatto che il Friuli è una terra dimenticata. Triste segno di una decadenza forse irreversibile.

lunedì 4 febbraio 2008

Visita al sito personale di Pino Roveredo.

Oggi ho fatto una visita al sito personale di Pino Roveredo, scrittore friulano che apprezzo molto. Il sito è http://www.mandamiadire.com/. Posto il commento molto significativo che il famoso scrittore Claudio Magris ha fatto sul sito nella pagina dedicata al libro di Roveredo "Capriole in salita":

"Nato da una coppia di genitori sordomuti che vivono di stenti nella Trieste del secondo dopoguerra, Pino passa gli anni di scuola in collegio. Incapace di sottomettersi a un regime di continui soprusi e maltrattamenti, un giorno riesce a fuggire. Ad attenderlo, tuttavia, non c'è la libertà tanto desiderata ma le difficoltà della vita, e la tentazione dell'alcolismo, che presto si fa dipendenza e che lo porterà prima in prigione e poi in manicomio. Tra un ricovero e l'altro, Pino sperimenta tutte le forme di trasgressione, fino a trovare una luce, prima attraverso il calore di una prostituta, poi con l'amore per la donna che diventerà sua moglie, che gli darà un figlio e, soprattutto, la forza di sfuggire a un destino che pareva inevitabile.Nato da una coppia di genitori sordomuti che vivono di stenti nella Trieste del secondo dopoguerra, Pino passa gli anni di scuola in collegio. Incapace di sottomettersi a un regime di continui soprusi e maltrattamenti, un giorno riesce a fuggire. Ad attenderlo, tuttavia, non c'è la libertà tanto desiderata ma le difficoltà della vita, e la tentazione dell'alcolismo, che presto si fa dipendenza e che lo porterà prima in prigione e poi in manicomio. Tra un ricovero e l'altro, Pino sperimenta tutte le forme di trasgressione, fino a trovare una luce, prima attraverso il calore di una prostituta, poi con l'amore per la donna che diventerà sua moglie, che gli darà un figlio e, soprattutto, la forza di sfuggire a un destino che pareva inevitabile."

domenica 3 febbraio 2008

Dove stiamo andando?


Un cielo plumbeo sovrasta Udine. L'angelo del Castello, come al solito, sembra sicuro nell'indicare la direzione da prendere. Beato lui e le sue certezze. Io invece mi chiedo dove stiamo andando. Ma non ho risposte.

venerdì 1 febbraio 2008

Pino Roveredo, interessante scrittore friulano.

Oggi dedico un breve post a un interessante scrittore: Pino Roveredo. E' nato a Trieste nel 1954, comunque per me è un interessante scrittore friulano, anche se so che questa affermazione potrà sembrare azzardata per i puristi della Piccola Patria. Una storia di vita intensa, ben lontana dai personaggi che adesso vanno tanto di moda. Pino Roveredo è nato in una normale famiglia artigiana, le vicissitudini della vita lo hanno portato a conoscere le devastanti realtà del carcere e del manicomio. Tuttavia ha trovato il suo riscatto nella letteratura. Il suo romanzo d'esordio è stato "Capriole in salita", pubblicato nel 1996 dalla casa editrice triestina LINT. Nel 2005 ha vinto la 43° edizione del Premio Campiello per il miglior romanzo dell'anno, con il libro "Mandami a dire". Ultimo suo lavoro del quale sono a conoscenza è "Caracreatura", del 2007. Uno scrittore veramente interessante.